Con il termine Endodonzia s’intende quello specifico tipo di terapia odontoiatrica che si occupa di una ristretta porzione del dente: il nervo.
Quando la carie non viene fermata e risolta con una semplice cura conservativa, i batteri responsabili della lesione entrano prepotentemente all’interno di quello spazio ristretto e provocano il “mal di denti”. La devitalizzazione, cura canalare o ritrattamento canalare, sebbene rispondano a esigenze terapeutiche diverse, per il paziente sono manovre che possono apparire simili, poiché prevedono comunque l’introduzione di strumenti in quella piccolissima e quasi invisibile parte del dente che contiene (o conteneva) il “nervo” (o polpa). Considerando che solo 20/25 anni fa un dente colpito dalla carie penetrante (cioè quella dove i batteri arrivano fino al nervo e fanno vedere “le stelle”) aveva poche possibilità di rimanere in bocca a causa della limitatezza di questa moderna disciplina, oggi queste possibilità sono enormemente aumentate. Naturalmente questo dipende sempre da numerosi fattori, primi fra tutti la tecnologia e l’esperienza dell’operatore, ma non bisogna dimenticare che le regole base sono sempre le stesse e da rispettare in modo rigoroso.
Esse sono l’assoluta detersione degli spazi canalari, loro disinfezione massima e la chiusura tridimensionale della cavità, che oggi si devono e si possono ottenere. Il nostro studio dentistico a La Spezia, è dotato di modernissimi strumenti e dispositivi ottici, come i motori per files reciprocanti ed il sistema ingrandente Zeiss, che opportunamente utilizzati aumentano notevolmente le percentuali di successo della terapia endodontica. Senza dimenticare l’uso della diga di gomma, strumento davvero indispensabile. Terminata con successo la terapia, il dente avrà sicuramente salva la vita ma le sue caratteristiche fisico-chimiche, che ne garantivano la durata e l’integrità strutturale nel tempo, possono essersi alterate a tal punto che occorrerà ricostruire spesso questi denti con ricoperture funzionali ed estetiche in ceramica o zirconio. Pena il rischio di frattura con la sua conseguente la sua estrazione.